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  • Immagine del redattoreFabio Rocca

EL FOOSER


“ La natura diversifica e imita, l’artificio imita e diversifica” - Blaise Pascal -


In un’epoca di avanzata globalizzazione come quella che ci siamo costruiti e nella quale ci è facilmente raggiungibile ogni distanza, comunicazione o informazione, più o meno attendibile , c’è ancora qualcuno di noi che pensa con passione e con un bellissimo brivido di emozione agli esploratori? Io si ed è questo brivido inaspettato che provo guardando i disegni di Enrico Fuser.

Ad un primo e forse un po’ distratto sguardo, questi lavori di El Fooser si possono collegare alla tradizione dei diari di bordo delle spedizioni , a quegli appunti illustrati di personaggi avventurosi

che da viaggiatori e da scienziati, in qualunque epoca, si sono mossi animati dal desiderio di esplorare l’ignoto, l’altro e l’altrove.

Penso naturalmente non tanto alle spedizioni con fini di colonizzazione quanto, e piuttosto, a quelle di naturalisti zoologi che dall’ottocento in poi si avventurarono in terre lontane e pericolose per tentare la classificazione di migliaia di specie animali (il che comprende l’uomo), vegetali e minerali. Figure eclettiche a cavallo tra l’arte, l’umanesimo, la scienza.

Del resto fin dal primo cinquecento per molte spedizioni il compito di arricchire gli appunti di viaggio con disegni e raffigurazioni era spesso affidato ad artisti e da allora i carnet de voyage illustrati sono diventati un vero e proprio genere letterario tuttora amato e prezioso.

Ma non è questo l’intento di Fuser, o almeno non solo questo.

A ben guardare infatti, e proseguendo in questa raccolta, ci si accorge presto che il mondo marino che popola queste bellissime carte nautiche presenta caratteri inusuali: tra maestosi cetacei, pesci volanti, narvali e draghi marini, che già per loro natura hanno un rimando diretto agli animali mitici, incontriamo creature con strani comportamenti e ibridazioni evidenti. Una saccopharynx

ampullaceus dei fondali più profondi è Firestarter portavoce focosa di Stephen King, il pesce spada STAR SWORDS fish richiama invece in un gioco di suoni del nome e nella sua spada laser il mitico film, la rana pescatrice di False speranze attira come falene i pesci volanti alla sua lampadina mentre un Liocorno in ritardo per la processione corre veloce col suo cero acceso e, non ultimo, un raro se Texas Chainsaw(fish) Massacre, erede genetico della pellicola horror ‘Non aprite quella porta’.

E così via: strane acrobazie evolutive, biodiversità rare, che si snocciolano sotto i nostri occhi.

Balene trasformate in dirigibili Whale Zeppelin, che volano su un pubblico che evoca decisamente il clima di festosa curiosità che ne ha accompagnato il passaggio nel secolo scorso; esseri a rischio di estinzione, popolazioni e culture già estinte, perse per sempre come quella dei Selknam magnifiche figure che paiono uscite da un racconto fantasy.

El Fooser ci restituisce tutto questo con la grazia sospesa ed oscura di un mago, pure lui evocato naturalmente The great Brindamour . Brindamour era noto per gli esperimenti di levitazione e non è un caso, quindi, che quasi tutti i soggetti di El Fooser paiono privi di gravità, sospese apparizioni di un sogno, di un’illusione, di un desiderio.

Perché il desiderio di esplorare dell’uomo, la sua voglia raccontare quanto vissuto non si esaurisce mai anche e soprattutto se il ‘vissuto’ è fantastico.

[Patti Campani]


"Sono un'artista che ha sempre avuto una passione innata per la natura.

Fin da bambino, sono sempre stato attratto dal mondo animale, da quello vegetale, dai fossili, dalle conchiglie che collezionavo ed esponevo nella mia

stanza, trasformandola in una primordiale wunderkammer.

Gli insetti, in particolar modo, attiravano la mia attenzione più di altre creature.

Sognavo di diventare un'entomologo.

Quando avevo tredici anni, conoscevo a memoria quasi tutte le specie di farfalle presenti in Italia.

La passione per le scienze naturali, la fame di scoperta e la curiosità, mi hanno sempre contraddistinto.

Disegno e dipingo da sempre, ma ho iniziato seriamente nel 2001.

Sono un'autodidatta.

Da alcuni anni ormai, mi contraddistingue il lavoro su cetacei e creature marine.

Perchè questa fissazione con la balena?

Perchè trovo sia la massima espressione della natura: ha in sè

potenza, grazia, purezza, innocenza, bellezza...

Sono ossessionato dai suoi occhi; in natura non ha eguali in fatto di espressività.

Ciò che più mi lascia attonito, è il cetaceo morto, cacciato e dissezionato. Ha un

occhio che esprime un senso di abnegazione fortissimo, sembra rimanere in vita

nonostante il cuore non batta più ed il sangue non scorra nelle vene, ma è così ,è lì che osserva.

Un martire che non teme la morte e che sembra dire "offro le mie carni".

Di fronte a questo io rimango disarmato e non posso fare altro che nutrire un profondo rispetto verso queste creature bistrattate per secoli e che nonostante tutto però non ci hanno mai serbato rancore.

Credo sia un dovere dell'uomo conoscere, difendere, proteggere e

conservare, perchè la balena è contenitore di saggezza, è frutto di un'incredibile evoluzione ed è un'animale misterioso, ancora poco conosciuto.

I capodogli ad esempio si spostano nell'oscurità delle profondità più remote e pare siano in grado di eccitare con click ad alta frequenza gli zooplancton bioluminescenti che creando flash luminosi schiariscono loro la strada facilitandogli la caccia.

Tutto ciò non è incredibile?

Citando Henry Beston (The Outermost House):

"Abbiamo bisogno di un'idea degli animali più saggia, o forse più mistica [....].

Li consideriamo con condiscendenza, compiangendo il triste destino che li ha dotati di una forma tanto distante dalla nostra.

Ed è qui che sbagliamo.. e alla grande. Perchè gli animali non devono essere misurati con il metro umano. In un mondo più antico e completo del nostro si

muovono in modo perfetto e compiuto, dotati di gamme sensoriali che noi abbiamo perso o non abbiamo mai posseduto e vivono seguendo voci che mai noi avremo occasione di udire. Non sono né confratelli né subalterni: sono popoli , catturati insieme a noi nelle maglie della vita e del tempo, compagni di prigionia dello splendore e del travaglio della terra"

Dipingo e disegno su supporti cartacei antichi.

Vivo e lavoro a Sasso Marconi (Bo)"

[ EL FOOSER ]




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