"Realtà nell’immaginario" – Gli artisti de La Macia de Color in mostra alla Roccart Gallery di Firenze
- Fabio Rocca
- 16 minuti fa
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La Roccart Gallery è lieta di ospitare Realtà nell’immaginario, una mostra collettiva che celebra l’incontro tra l’arte veronese e lo spirito fiorentino attraverso le opere di sei artisti dell’associazione culturale La Macia de Color: Alice Anti, Daniela Bertelli, Giorgio Cortivo, Domenico Laezza, Beppe Lodola e Federica Zanetti.

La mostra, visitabile dal 26 aprile al 24 maggio 2025, si fonda su una visione condivisa e profonda dell’atto creativo: quella in cui la realtà e l’immaginazione si intrecciano, si contaminano e si trasformano a vicenda. Come scrivono Daniela e Federica, "La realtà è un recipiente dove esiste l'immaginario, un grande strumento che permette di entrare nell'assoluto in cui navigano i pensieri, sogni, parole, colore."

Gli artisti in mostra, ciascuno con un linguaggio personale, plasmano questa visione con pennellate intense, libere, a volte vigorose, altre intime e sospese. "Vigore sulla tela, nell'anima scolpita la pennellata che rincorre, guidata da gesti semplici, i più suggestivi di sempre, che sconfinano nella mente."
In Realtà nell’immaginario, l’opera diventa una soglia. Il contenuto non è mai chiuso o definitivo, ma è una "immagine incompleta spesso con il grande fascino del pensiero e uno stile di personalità". L’artista si libera dai vincoli della razionalità, rompe "le catene della non libertà d'espressione" e si nutre di fantasia, di magia, rinnovandosi nel tempo reale mentre si confronta con l’irreale e il simbolico.

"Il ricordo, il sogno, il credere, sono basi della realtà immaginaria di ognuno", scrivono ancora Daniela e Federica. È da lì che nasce l’arte: dall’estrazione di quella linfa misteriosa che dà origine alla creatività. La completezza dell’opera, del gesto pittorico, si manifesta solo quando si lascia spazio all’io più profondo, all’io irrazionale che si disincaglia, a quel grido celato capace di percepire le sfumature dell’indefinibile bellezza dell’Arte.
E forse, come ricordano citando Einstein, "l’immaginazione è più importante della conoscenza". Perché senza immaginazione, senza il coraggio di attraversare la soglia tra visibile e invisibile, non ci sarebbero né piramidi, né navicelle spaziali — né arte, né futuro.
Dopo la chiusura della mostra, una selezione di opere di ciascun artista continuerà a essere esposta all’interno della Roccart Gallery, prolungando nel tempo questa esperienza sensoriale e simbolica che mette in relazione l’essere umano con il sogno, con l’orizzonte e con se stesso.

Vi aspettiamo per un viaggio nell’immaginario, là dove la realtà diventa linguaggio poetico, forma di libertà e orizzonte di bellezza.






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