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  • Immagine del redattoreFabio Rocca

ALESSANDRO GIORDANI


"Il mio lavoro nasce da un esigenza che molti anni fa ho sentito nascere in me e che ancora oggi non mi ha abbandonato."



E' laureato in Architettura e questa esperienza gli ha dato la possibilità di conoscere e confrontarsi con una disciplina che esige una doppia impostazione, tecnica ( “razionale” ) ed artistica ( “di ispirazione” ), inoltre gli ha consentito di avvicinarsi alla storia dell’arte, interesse che non lo ha più abbandonato, e che negli anni lo ha portato a realizzare lavori che si possono accostare alla pittura; di pittura si può parlare perché ha preso delle tele e dei colori e ha realizzato dei lavori.

Lo sviluppo della sua espressione è continuamente mutato, inevitabilmente si è formato dalle sue conoscenze artistiche e dal suo vissuto, tutto ciò che realizza ha con sé qualcosa di entrambe queste esperienze, i suoi lavori sono continuamente mutati con le successive conoscenze artistiche e nuove esperienze di vita.



In particolare, la conoscenza di altri artisti e forme artistiche con le relative collocazioni storiche ha comportato una sua gerarchia, più o meno consapevole, di valori.

Nel periodo tra il 2000 e il 2007 ha prodotto dei lavori alcuni dei quali ha titolato "EVOLUZIONE INFORMALE" nel tentativo appunto di evolvere quello che aveva appreso dalla conoscenza di quella esperienza artistica.

Questo sua elaborazione dell’Informale è avvenuta dopo un periodo in cui ha usato questa esperienza artistica solo per un fine espressivo, emozionale ma non di confronto o di sviluppo.

Successivamente ha realizzato delle tele che avevano un elemento che può essere definito di "RAZIONALITÀ" in cui ha utilizzato in diversi modi una griglia, una trama ordinata di elementi posti a distanza identica uno dall'altro, gli elementi possono essere puntiformi, più o meno grandi e più o meno definiti, oppure linee.

Questi elementi razionali anche ora continuano ad essere presenti nei suoi lavori ma hanno una intenzione differente, è rimasta comunque questa matrice razionale.

Con questa modalità espressiva, fatta di ripetizione continua di elementi tutti uguali e tutti posti alla stessa distanza, ha realizzato anche dei disegni su cartoncino e carta quadrettata, quest’ultimo supporto, in particolare, sottolinea la ripetizione ordinata e quasi ossessiva di piccoli segni tutti uguali su una base a sua volta razionale e ordinata.

L'uso di fogli comuni di blocconote quadrettati è dovuta a una esigenza di realizzazione immediata, in ogni momento, in qualsiasi luogo si trovasse e con qualsiasi mezzo avesse tra le mani, non era necessario avere un ambiente per realizzare un lavoro o dei materiali convenzionali della pittura, sono in pratica degli schizzi ma di griglie ordinate più o meno fitte, delle “TRAME MONOTONE”.

L’uso di fitti segni ripetuti e ordinati lo hanno portato successivamente ad eseguire dei lavori in cui questa monotonia di segni a comporre una trama è stata realizzata utilizzando come supporto delle tele o tavolette con pittura a olio o acrilico aggiungendo così all'ordine e alla ripetitività dei segni la “COMPONENTE MATERICA” , sono delle pennellate tutte uguali che date con una grande quantità di colore a creare appunto alto strato materico.

Negli ultimi lavori realizzati, all'incirca nell'ultimo anno, ha combinato la componente “razionale” con quella della “non conformità”, che riguarda l'uso dei supporti, insieme al “recupero” di oggetti gettati, “scartati”.

"Mi piace pensare che questi oggetti abbandonati, gettati mi abbiano in qualche modo chiesto di essere salvati, recuperati appunto, pensando che tali oggetti abbiano un anima e una voce."



L'elemento “RAZIONALE” è rimasto quello di una scacchiera o di bande diagonali con colori a volte forti: rosso, celeste, verde e spesso a contrasto con il fondo che è dato dal colore della tavola o dell'elemento “recuperato” .

La scacchiera o le bande diagonali oltre ad essere l'elemento “RAZIONALE” è stato da lui utilizzato perché ha avuto una sorta di intuizione, ossia una esigenza di usare questo tipo di segno, semplice e ordinato, vedendo gli oggetti o parte di essi colorati a scacchi o a bande in modo da essere messi "IN EVIDENZA", come ad esempio alcuni elementi delle torri di controllo negli aeroporti, alcuni camini delle ciminiere, ma anche, più semplicemente, gli spigoli delle entrate dei garage o dei pilastri interni degli stessi, dei gradini poco visibili, gli scuri di alcuni edifici antichi che appunto sono colorati con il bianco ed il rosso per essere il più possibile visibili e/o per non essere urtati.


"Ho in questo modo combinato tre temi: il "METTERE IN EVIDENZA" o "METTERSI IN EVIDENZA" con oggetti “SCARTATI" e/o "RECUPERATI" che al tempo stesso non sono di uso convenzionale nella pittura ossia "NON CONFORMI", in sostanza tutti elementi che riguardano in qualche modo me stesso."



 

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