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Alessandro Villanucci. Appunti fotografici d’eternità

  • Immagine del redattore: Fabio Rocca
    Fabio Rocca
  • 12 ore fa
  • Tempo di lettura: 2 min

In un’epoca in cui la fotografia ha perso la pazienza dell’attesa e la magia della sorpresa, travolta dall’istantaneità del digitale e dall’invasività del web, lo sguardo di Alessandro Villanucci resiste. Anzi, riluce. Non come nostalgia, ma come atto poetico e consapevole. Il suo progetto Appunti fotografici di viaggio è molto più di una raccolta di immagini: è un diario di bordo, un canto visivo che trasforma la realtà in visione.

Nato a Firenze, laureato in Medicina e Chirurgia, ha lavorato come oncologo in un grande ospedale universitario toscano. Alla professione medica ha affiancato, con profonda dedizione, la passione per la fotografia: un’arte coltivata nel tempo, con lo stesso sguardo attento e sensibile che accompagna chi ha imparato ad ascoltare la vita nel suo fluire più essenziale. Villanucci predilige i paesaggi, l’architettura e il mondo animale, elementi che nella sua fotografia si trasformano in simboli, evocazioni, aperture verso qualcosa che va oltre l’apparenza.

SOGNO IN UN GIORNO D'ESTATE
SOGNO IN UN GIORNO D'ESTATE

Ha pubblicato due raccolte monografiche, Diario minimo di viaggio e Appunti fotografici di viaggio, e ha esposto le sue opere in mostre personali e collettive a Firenze, Barcellona, Bruxelles, Parigi e in diverse città italiane. Le sue immagini sono apparse su riviste nazionali e internazionali, come Fotografia, Art Now, Bruxelles Art Vue, Artist Talk Magazine.

Il suo sguardo è quello dell’artista, non del semplice esecutore. Sa vedere oltre, dentro e fuori, cogliere i dettagli che sfuggono, trasformare la banalità in sogno. Così, ogni immagine diventa appunto di viaggio dell’anima: frammento, poesia, racconto sospeso tra reale e simbolico.

Mariagrazia Pontormo lo descrive come un esploratore, che nel suo cammino sigilla impressioni come un marinaio annota vento e maree. Ogni fotografia è una rotta aperta, una possibilità, un invito a guardare con occhi diversi.

Massimo Gherardini individua nell’opera Sogno in un giorno d’estate il manifesto della sua arte. Un galeone in un vaso, come il mare in un bicchiere calviniano: immenso racchiuso nel piccolo, avventura nel quotidiano.

Villanucci non fotografa per mostrare ciò che già esiste in mille versioni su Google Images. Fotografa per resistere, per ricordare, per toccare l’eterno nel presente. Le sue immagini sono soglie: aprono finestre sulla meraviglia, feritoie sul desiderio, spiragli sull’invisibile. Ci parlano di un tempo in cui lo stupore era ancora possibile, e ci insegnano che, se lo vogliamo, può esserlo ancora.

Attualmente espone presso la Roccart Gallery, in via San Gallo 89r a Firenze.

 
 
 

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Roccart Gallery di Rocca Fabio P.I. 02269830515

via san gallo 89R, 50129, Firenze, IT

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