CESARE ZIBELLA: Pittura cucita
- Fabio Rocca

- 3 giorni fa
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Cesare Zibella (Milano, 1999), formatosi all’Accademia di Brera, è un artista contemporaneo che ha sviluppato una ricerca personale e riconoscibile a partire da una pratica profondamente artigianale: la cucitura a mano. Ago e filo diventano i suoi strumenti principali per assemblare scampoli di pelle, ecopelle e tessuti, trasformandoli in superfici pittoriche dense e vibranti.

Questa tecnica nasce durante gli anni del Covid, in un momento di sospensione e riflessione, e da allora viene costantemente affinata, dando vita a un linguaggio che unisce gesto, pazienza e una forte tensione progettuale. In Zibella, il fare manuale non è mai decorativo, ma strutturale: è il fondamento stesso dell’opera.
Le sue creazioni nascono dal desiderio di superare i confini della pittura tradizionale, sostituendo il pigmento con la materia e la pennellata con la cucitura. L’artista non dipinge l’immagine, ma la costruisce: compone, unisce e stratifica frammenti di tessuto, dando forma a tele che esistono come organismi autonomi, dove colore, superficie e ritmo emergono dall’assemblaggio di materiali di recupero. Ciò che era destinato allo scarto viene così riscattato e trasformato in elemento prezioso, struttura cromatica e corpo vivo dell’opera.

In questo processo, la manualità assume il valore di un vero e proprio linguaggio. Ogni punto di cucitura diventa un segno, ogni giuntura una decisione compositiva, ogni tessuto un campo di energia che dialoga con gli altri. Le opere di Zibella si configurano come mappe tattili e visioni vibranti, in cui la materia racconta una nuova possibilità di bellezza: quella che nasce dal recupero, dalla pazienza e dall’attenzione al dettaglio.

Negli ultimi anni Cesare Zibella ha esposto in diversi contesti tra Milano e la sua provincia — gallerie, locali, festival e spazi pubblici — fino ad arrivare a Firenze, dove presenta il suo lavoro per la seconda volta. La sua pratica, in continua evoluzione, testimonia una ricerca fondata su una passione autentica e su una consapevole riflessione sul fare artistico contemporaneo. Una pittura che si fa corpo, superficie vissuta e spazio di trasformazione, capace di restituire nuova dignità ai materiali dimenticati e di proporre una visione più fisica, materica e sensibile del dipingere oggi.





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