Daniele Guidi – Materia e memoria, frammenti di un dialogo personale
- Fabio Rocca
- 18 lug
- Tempo di lettura: 2 min
Daniele Guidi – Materia e memoria, frammenti di un dialogo personale
Nato a Firenze nel 1962, Daniele Guidi cresce circondato dall'arte. In una città dove il Rinascimento non è solo storia ma paesaggio quotidiano, la sua sensibilità artistica si forma in tenera età, grazie anche alla madre, che lo guida tra le meraviglie degli Uffizi, il David di Michelangelo e le opere dei grandi maestri fiorentini. Tuttavia, la sua strada nell’arte non è lineare: solo a 31 anni, dopo giornate di lavoro, sceglie di iscriversi al Liceo Artistico serale, un atto di coraggio e passione che segna l’inizio del suo vero percorso creativo.

Oggi, accanto alla professione di graphic designer, Guidi si dedica alla pittura come forma di espressione autentica, svincolata dalle esigenze della comunicazione commerciale. Se nel design tutto tende alla chiarezza e all’efficacia, nella pittura Daniele cerca invece l’ambiguità fertile, lo spazio aperto all’interpretazione. Per questo si rivolge al linguaggio dell’astrazione: forme, texture e materiali si caricano di significato, ma non lo impongono. Invitano, piuttosto, lo spettatore a cercarlo.
Ogni opera è un frammento di autobiografia e al tempo stesso uno specchio aperto a chi osserva. Come spiega l’artista: “L'opera d'arte non è mai statica, ma viva nell'interazione con lo spettatore, il quale, attraverso la propria esperienza e i propri ricordi, completa il significato dell'opera stessa.”

Nel contesto della mostra AI CONFINI DELLA REALTÀ, ospitata presso la Roccart Gallery a Firenze, i lavori di Daniele Guidi trovano una collocazione naturale. La sua pittura si muove infatti proprio lungo quel confine sfumato tra ciò che è tangibile e ciò che si ricorda, tra materia e significato, tra passato e presente. I suoi quadri non offrono una narrazione chiusa, ma aprono varchi interiori, invitano a immergersi, a ritrovare nel gesto dell’artista una risonanza personale.

Daniele Guidi è un nuovo artista della galleria Roccart e le sue opere rimarranno in esposizione permanente, arricchendo così il percorso artistico dello spazio espositivo. Con i suoi Matericordi, costruisce un ponte tra la propria storia e quella dello spettatore. Le sue opere non parlano di qualcosa, ma con qualcuno. E in questo dialogo muto e profondo si realizza il vero senso dell’arte: non solo rappresentare, ma evocare; non solo mostrare, ma far ricordare.
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